Month: maggio 2019

st art. L’arte per tutti presenta “Contaminazioni” di Alessandro Gretter

In mostra fino al 19 maggio nel Mondadori Megastore di via Marghera a Milano

In un rinnovato spazio eventi al secondo piano del Mondadori Megastore di via Marghera torna l’appuntamento con st art. L‘arte per tutti, il progetto di Mondadori Store dedicato all’arte contemporanea qui curato dalla Canova, incubatore di progetti culturali e creazioni artistiche specializzato nell’ideazione e la progettazione di mostre ed eventi. Venerdì 10 maggio alle ore 20.00 il nuovo ciclo sarà aperto dal vernissage della mostra “Contaminazioni” di Alessandro Gretter, con la partecipazione dell’artista e la presenza di tutti gli organizzatori dell’evento.

Alessandro Gretter è nato a Trento nel 1987. La sua vita è sempre stata caratterizzata da una forte passione per l’arte, in particolare la pittura. Questa passione lo ha guidato attraverso i suoi studi all’Accademia di Belle Arti G.B Cignaroli a Verona, ambiente in cui ha avuto la grande opportunità di sperimentare e provare la sua arte, sviluppando i suoi progetti. È frequentando i più grandi templi dell’arte di New York quali il MoMa, Guggenheim e Metropolitan, che il suo stile ha trovato la giusta metrica per imporsi in modo forte nel panorama artistico. È da lì che ha iniziato a raccontare le espressioni umane, soffermandosi sulle espressioni di rabbia, furia e odio, attraverso le quali ha cercato di raggiungere l’anima con l’occhio di chi guarda le sue opere. Bristol, diventa la sua terra per due anni dopo la laurea ed è quell’Inghilterra che gli consente i primi contatti internazionali dandogli anche la possibilità di esposizioni con un più ampio palcoscenico.

È stato l’inizio di un qualcosa. Ad oggi, vive e lavora a Trento, incantando e allo stesso tempo ammaliando il pubblico che apprezza le sue opere. Rosso, nero e bianco sono le tinte forti che l’artista utilizza per dare “tono” ai suoi racconti.

Per l’occasione verrà pubblicato il catalogo della mostra che sarà disponibile nei Mondadori Store.

Interverranno all’inaugurazione:

Angelo Crespi – Curatore progetto St Art – l’arte per tutti
Amedeo Demitry – Canova srl
Alessandro Gretter – Artista
Emanuele Lamaro – Canova srl
Francesco Riganti – Direttore Marketing Mondadori Retail

st art. L’arte per tutti
CONTAMINAZIONI di Alessandro Gretter
Inaugurazione: venerdì 10 maggio ore 20.00 – Opere esposte fino al 19 maggio
Mondadori Megastore di via Marghera, via Marghera 28, Milano
Orari: 10.00 – 23.00 | Ingresso mostra: libero | www.mondadoristore.it | #StartInStore

st art. L’arte per tutti presenta #SELFIEADARTE di Clelia Patella

In mostra fino al 2 giugno nel Mondadori Megastore in Duomo a Milano

Martedì 14 maggio alle ore 19.00, nello spazio eventi al 3° piano del Mondadori Store di piazza Duomo, “st art. L’arte per tutti” presenta la mostra #Selfieadarte di Clelia Patella, art influencer che ha rivoluzionato in modo ironico la visione e la fruizione dell’arte. In occasione del vernissage verrà presentato il volume “Selfie ad arte. L’arte al tempo dei social”, di Clelia Patella, con prefazione di Vittorio Sgarbi, edizioni Ultra.

Clelia Patella è l’inventrice dei Selfie ad Arte. Da anni gira incessantemente musei, vernissage e fiere fotografandosi con quadri, sculture, installazioni creando, dunque, “l’opera nell’opera”. “Selfie ad arte. L’arte al tempo dei social” è il racconto in prima persona della messa a punto progressiva di un nuovo modo di raccontare l’arte, che parte dell’esperienza di Clelia con “Walk in Art: una mostra in tre minuti”, ancora legata al linguaggio del video, e arriva a questo nuovo format, che di fatto nasce dall’idea di comprimere al massimo immagine e linguaggio, sino allo spazio di un solo fotogramma, in cui è condensata la più alta quantità di narrazione possibile intorno all’arte.

“Selfie ad arte” è ora il titolo di un libro quindi, ma prima è stato il titolo di una mostra, e ancor prima, semplicemente, un modo di vivere l’arte – afferma Angelo Crespi, curatore di st art. “In questi anni Clelia Patella, giornalista e art influencer, e a questo punto artista, ha girato i musei e le mostre di mezzo mondo, fotografandosi davanti alle opere d’arte esposte, immedesimandosi perfettamente con esse attraverso travestimenti, mascheramenti, o semplici accostamenti, tanto da diventarne parte, o addirittura finendo a modificarne il senso, riuscendo da un’opera a produrne una nuova differente, altrettanto significativa. Il suo è stato un gioco, a metà tra la performance e la sottile ironia di utilizzare il selfie per dissacrare il mondo dell’arte che, al di là delle innumerevoli boutade, si prende sempre troppo sul serio. Il primo risultato è una serie di scatti, appunto i selfieadarte che, da semplici autoritratti, sono diventati specchi per vedere e capire l’arte, soprattutto quella contemporanea, immagini che poi Clelia ha pubblicato attraverso Instagram fino a diventare una delle vere trend setter del settore. Il secondo risultato è il libro eponimo (“Selfie ad arte. L’arte al tempo dei social”, edizioni Ultra), in cui Clelia racconta in modo molto divertente la propria esperienza, ma che alla fine diventa un piccolo gustoso trattato quasi di semiotica, in cui si cerca di analizzare dal punto di vista sociologico e filosofico l’art system nel suo incontro-scontro con la realtà dei social. Perché alle spalle di tanta giocosità e apparente leggerezza, c’è anche lavoro, preparazione, intelligenza: “I miei selfie” scrive Clelia, “possono sembrare il risultato di un atto spontaneo, fulmineo, un gesto che mima una forma, gioca con l’immagine e i suoi rimandi, scherza sulla compresenza di oggetti inanimati e di una performer che dovrebbe in un determinato spazio uniformarsi all’atteggiamento di tutti e limitarsi a guardare, e invece instaura un rapporto diverso con le opere, ludico e allusivo, usando il registro comico e quello grottesco; in qualche modo però quell’atto e quel gesto sono il risultato di una condensazione consapevole, che passa attraverso tutte le esperienze che ho fatto: moda, pubblicità, Tv show, radio”.

CLELIA PATELLA

Salentina di nascita e milanese di rinascita, presentatrice in tv e speaker in radio, decide di dedicarsi all’arte, prima con il suo blog Artos e poi per diverse testate, tra cui “Artslife” e “Il Giornale”, visita e racconta le mostre del momento e gli artisti più influenti. Con il “Selfie ad Arte” si è inventata un format che mira ad avvicinare il pubblico alle opere, in una prospettiva di reinvenzione iconografica mutuata dalle nuove tecnologie dell’imaging.

Narrativa straniera di Mondadori: Chiara Scaglioni ritorna in Mondadori. Nella nuova squadra guidata da Donatella Minuto anche Edoardo Brugnatelli

La casa editrice Mondadori rafforza la redazione della narrativa straniera, di cui è responsabile editoriale Donatella Minuto, con l’ingresso di Chiara Scaglioni ed Edoardo Brugnatelli.

Chiara Scaglioni, nata a Milano nel 1972, si laurea in Lettere Moderne all’Università Cattolica. Nel 2000 entra nella casa editrice Mondadori, occupandosi prima di Comunicazione, poi di editoria (Varia) sino a diventare Senior Editor della Narrativa straniera. Torna in Mondadori dopo 5 anni in HarperCollins, dove è stata la responsabile della Narrativa e della Saggistica straniera.

Edoardo Brugnatelli, nato a Milano nel 1956, si laurea in Storia della Filosofia all’Università di Pavia ed entra in Mondadori nel 1990. Dopo esperienze nelle edizioni di Comunità e nella Saggistica straniera, nel 1998 crea e dirige la collana Strade Blu, dove pubblica, tra gli altri, Michael Moore, Neil Gaiman, Chuck Palaniuk e David Sedaris. Negli ultimi cinque anni Brugnatelli ha lavorato alla piattaforma di social reading Anobii.

Anche la Narrativa straniera – così come quella italiana, la Saggistica, la Varia e gli Young Adults, i Paperback e i Classici – risponde a Francesco Anzelmo, direttore editoriale della casa editrice Mondadori.