Month: maggio 2018

Stop al download di riviste dal sito italiashare.info

Stop al download di riviste dal sito italiashare.info e da tutti gli altri futuri siti “alias”, vale a dire quei siti che potranno avere domini – sia di primo che di secondo livello – con nomi sempre diversi, pur riportando alla stessa violazione.

Lo ha stabilito il Tribunale di Milano, che con l’ordinanza del 12/4/2018  riconosce i diritti dei magazine del Gruppo Mondadori, fino a quel momento disponibili illegalmente sul sito italiashare.info.

Già la decisione del 24/7/2017 aveva impedito l’accesso al portale dasolo.online e a tutti i  siti web con nome a dominio dasolo, ma in breve tempo il dominio era stato modificato in italiashare.info, vanificando ogni intervento giudiziale.

Con la più recente pronuncia non sarà più necessario l’intervento del giudice per estendere le inibitorie a tutti quei siti alias di italiashare, il cui filo conduttore riporta ad un unico piano preordinato dal portale pirata.

A conferma dei principi espressi dalla c.d. direttiva Enforcement a tutela del diritto d’autore, recentemente oggetto di apposita comunicazione della Commissione Europea, la decisione italiana riprende i principi consolidati della giurisprudenza comunitaria sul ruolo degli operatori economici e ribadisce come tali soggetti siano ritenuti intermediari quando prestano un servizio per violare diritti di proprietà intellettuale, e quindi, obbligati ad attivarsi.

La rilevanza della decisione ottenuta dal Gruppo Mondadori a tutela dei propri magazine è data dal fatto che per la prima volta un giudice civile emette un provvedimento di portata così ampia.  Infatti la pronuncia relativa al sito italiashare.info è espressamente estesa a tutti i futuri nomi di dominio che dovessero mutare non solo il top level domain (ad esempio da .net a .org) ma anche il second level domain, ad es. da  “italiashare” o, a “qualsiasi nome a dominio” futuro.

Sarà sufficiente quindi una segnalazione da parte della casa editrice agli ISP che, pur non essendo direttamente responsabili della violazione, si dovranno prontamente attivare per impedire l’accesso ai futuri siti “alias” segnalati, adottando “le più opportune misure tecniche” per cessare la connettività agli alias pirata. Ogni giorno di ritardo nell’attivazione sarà sanzionato con 5.000 euro.

Le attività portate avanti dal Gruppo Mondadori in stretta collaborazione con la società DcP (Digital Content Protection s.r.l.) e l’avvocato Alessandro La Rosa dello studio Previti hanno portato i loro risultati e proseguiranno nella ferma lotta alla pirateria digitale, anche grazie ai successi ottenuti sul fronte penale con gli avv. Paolo Liedholm e Matteo Uslenghi dello studio Dinoia Federico Pelanda Uslenghi & Partners.

La nuova serie noir di Maurizio de Giovanni

Accolto con entusiasmo dalla stampa italiana e dai lettori, Sara al tramonto è il primo capitolo della nuova serie noir al femminile di Maurizio de Giovanni, edito da Rizzoli.

Lo scrittore ha dato vita a un personaggio che rimarrà tra i più memorabili del noir italiano. Sara, la donna invisibile che, dal suo archivio nascosto in una Napoli periferica e lunare, ci trascina nel luogo in cui tutti vorremmo essere: in fondo al nostro cuore, anche quando è nero.

Trama

Sara non vuole esistere. Il suo dono è l’invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone. Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall’anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l’unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta.

Poliziotta in pensione, ha lavorato in un’unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra – fin quasi i pensieri – della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto.

Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla.

Maurizio de Giovanni è nato nel 1958 a Napoli ed è visceralmente tifoso della squadra di calcio della sua città. È autore di racconti e opere teatrali, oltre che di due fortunatissime serie gialle che hanno per protagonisti il commissario Ricciardi e i Bastardi di Pizzofalcone; entrambe diventeranno presto fiction televisive. I suoi romanzi sono tradotti o in corso di traduzione nelle principali lingue.

Sara al tramonto, Maurizio de Giovanni

Jo Nesbø torna con Macbeth

Una storia nera come il suo protagonista, un thriller inesorabile, un autore crime da 36 milioni di copie vendute nel mondo. Il fascino oscuro di un antieroe shakesperiano senza tempo rivive negli anni Settanta di una città sull’orlo del collasso. È il Macbeth di Jo Nesbø, il nuovo thriller dell’autore crime più famoso al mondo, pubblicato da Rizzoli.

Trama

Lei avrebbe potuto amarlo. In tempo di pace. Non più ora, perché la guerra era iniziata.Anni ’70, una città industriale sull’orlo del collasso fatta di fabbriche chiuse, disperazione, piazze di spaccio. Sotto l’eterna pioggia nera che la flagella, il poliziotto migliore che si muove per le sue strade è Macbeth.

Un ex tossico, un uomo fragile dal passato turbolento, abbandonato da bambino, uno sbirro incline alla violenza. Ma è lui, con la sua squadra, a gestire con intelligenza una retata nell’area del porto, un’azione in grande stile che, finalmente, gli fa intravedere la possibilità di ottenere una promozione. E quindi guadagnarsi il rispetto degli altri, avere una vita migliore, e molto più potere, che è ciò che conta.

Tutto questo è lì, a portata di mano: ma, pensa Macbeth, davvero mi lasceranno arrivare tanto in alto? Tormentato dalle allucinazioni, vittima di paranoie sempre più acute, Macbeth comincia, lentamente, a soccombere a se stesso e al tarlo dell’ambizione.

Jo Nesbo (Oslo, 1960) è uno degli autori di crime più importanti al mondo. Della serie con protagonista Harry Hole, presso Einaudi ha pubblicato: Il leopardo, Lo spettro, Polizia, Il pipistrello, Scarafaggi, Nemesi, Il pettirosso, La stella del diavolo, Sete e L’uomo di neve. Da quest’ultimo è stato tratto l’omonimo film con Michael Fassbender.

Macbeth, Jo Nesbø

Come se tu non fossi femmina, il primo libro di Annalisa Monfreda

Come se tu non fossi femmina è il primo libro di Annalisa Monfreda, direttore di Donna Moderna e Starbene. Una lista di lezioni che l’autrice vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Un avvincente viaggio di formazione capace di rivelare il profondo significato di essere donna, pubblicato da Mondadori.

“Scriveva come una donna, ma come una donna che si è dimenticata di essere donna; sicché le sue pagine erano piene di quella curiosa qualità sessuale che appare soltanto quando il sesso non è consapevole di se stesso.” Così diceva Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé. Così cerca di dire Annalisa Monfreda alle sue due figlie, durante una vacanza on the road tra sole donne.

Strada facendo, tra esplorazioni nella natura e vagabondaggi urbani, l’autrice mette a punto una lista di lezioni che vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Seguire i desideri e diffidare dei sogni. Prendersi cura della propria felicità prima di badare a quella degli altri. Coltivare l’ambizione, scoprendo che non è altro che ostinazione. E inseguire la bellezza, in sé e negli altri.

Come se tu non fossi femmina è un libro che supera gli stereotipi di genere per offrirci una prospettiva nuova e illuminante sull’educazione delle figlie. Scritto come un Thelma & Louise familiare e tenerissimo, è un avvincente viaggio di formazione capace di rivelare il profondo significato di essere donna.

La bellezza non è perfezione, ma verità. Quello che le nostre figlie dovrebbero inseguire nello specchio, con o senza l’ausilio del make-up, non è la vicinanza o lontananza da un particolare modello, ma la messa in scena migliore della propria autenticità. Quando ci riescono, dico loro: ‘Sei bellissima’. Ebbene sì, lo faccio. Perché alle bambine si dice ‘bella’ e ai maschietti ‘bravo’? Io dico anche il resto. Ma quando vedo la bellezza-verità non riesco a non riconoscerla.

"Come se tu non fossi femmina", di Annalisa Monfreda

Annalisa Monfreda è nata a Bari nel 1978 e si è trasferita a Milano seguendo la passione per il giornalismo. Nei primi anni della sua carriera si è occupata di Africa e Medioriente, vincendo numerosi premi. Oggi è direttrice di Donna Moderna e Starbene. Ogni settimana, nella rubrica “Appunti” di Donna Moderna, riflette sui fatti di attualità e sull’evoluzione del ruolo della donna nella nostra società. Questo è il suo primo libro.

Come se tu non fossi femmina, Annalisa Monfreda

Le consapevolezze ultime di Aldo Busi

Con Le consapevolezze ultime (Einaudi), Aldo Busi ci racconta le tragedie di un mondo in cui, insieme allo sforzo di nascondere l’ipocrisia, si è perso anche l’ultimo barlume di compostezza etica.  Un congedo disincantato dal nostro tempo e dalle sue nostalgie, il romanzo di un uomo che pur di scrivere si è ridotto a vivere.

Ma una voce è una voce e uno sguardo è uno sguardo e un ascolto è un ascolto ovunque, e non esistono deserti, esistono habitat nascosti alle brame umane o in divenire che non sono meno vivi solo perché non li abiti tu o non farai più in tempo a viverci, questa è la realtà e questa è anche la mia consapevolezza ultima, di altre non saprò che farmene.

"Le consapevolezze ultime" di Aldo Busi

Allontanandosi prima con la mente che con il ventre da una cena mondana tanto esilarante quanto amara, benché esibita come fastosa e gustosa da una consorteria di commensali impuniti per statuto, e passando per un ricordo d’infanzia dell’inossidabile Barbino di Seminario sulla gioventù, attraverso se stesso Aldo Busi ci racconta le tragedie di un mondo in cui, insieme allo sforzo di nascondere l’ipocrisia, si è perso anche l’ultimo barlume di compostezza etica: il patto sociale è stabilito da chi ha potere e denaro sufficienti per calpestarlo.

In una società popolata da uomini e donne così arroganti da pretendere di esserne i protagonisti disperati e interessanti, dove si comunica a occhiate o facendo l’occhiolino e la lingua è corrotta non meno dei costumi, tutto contribuisce ad alimentare lo stolto chiacchiericcio che copre – anzi permette di non ascoltare – persino una drammatica richiesta d’aiuto lanciata dal cuore del Mediterraneo.

Aldo Busi è nato il 25 febbraio 1948 a Montichiari, dove ha mantenuto la residenza fiscale.

Le consapevolezze ultime, Aldo Busi