È un libro che ha fatto parlare di sé, ancora prima di raggiungere le librerie, per la somma record – più di un milione di dollari – raccolta tramite il crowdfunding, a oggi la cifra più alta mai raggiunta per finanziare un libro inedito. Scritto a quattro mani da Elena Favilli e Francesca Cavallo, Storie della buonanotte per bambine ribelli (Mondadori) ha trovato tantissimi sostenitori in oltre settanta Paesi, che hanno condiviso l’avventura delle due autrici: raccontare le vite straordinarie di donne che, a dispetto dell’importanza delle loro scoperte, dell’audacia delle loro avventure o della portata del loro genio, sono state costantemente sminuite, dimenticate, in alcuni casi quasi cancellate dalla storia perché “donne”.
Illustrato da artiste talentuose di tutto il mondo, Storie della buonanotte per bambine ribelli svela, attraverso le cento vicende personali narrate, una forza che ha il potere di cambiare il mondo: la fiducia che ha permesso alle protagoniste di superare gli ostacoli incontrati sul loro cammino modificando le loro vite e quelle delle donne venute dopo di loro.
Da Jane Austen a Malala Yousafzai, da Coco Chanel a Simone Biles, da Frida Kahlo a Rita Levi Montalcini, le cento donne raccontate da Elena Favilli e Francesca Cavallo vogliono essere fonte di ispirazione per le bambine di ogni tempo e cultura e insegnare loro che tutti hanno il diritto alla felicità e alla realizzazione dei propri sogni, indipendentemente dal “genere”.
Elena Favilli è una giornalista e imprenditrice. Ha lavorato per Colors Magazine, RAI, Il Post, La Repubblica e McSweeney. Laureata in Semiotica all’ Università di Bologna, ha studiato Digital Media a Berkeley, California. È la fondatrice e amministratrice delegata di Timbuktu Labs, una media company che crea prodotti innovativi per bambini di tutte le età.
Francesca Cavallo è autrice e regista di teatro. Esperta di innovazione sociale, ha fondato Sferracavalli , festival internazionale di immaginazione sostenibile. Nel 2011 ha fondato Timbuktu Labs con Elena Favilli di cui è direttrice creativa.