Lo smart working, o lavoro agile, consiste nello svolgimento della prestazione lavorativa con modalità flessibile nei tempi e nel luogo dove viene eseguita e presuppone una nuova filosofia organizzativo-manageriale fondata su una maggiore autonomia dei lavoratori, che possono scegliere quando e dove lavorare, a fronte di una maggiore responsabilizzazione rispetto ai risultati e alle priorità.
In Italia gli smart worker sono circa 460.000, tendenzialmente in crescita.
Su un campione di 183 imprese italiane con più di 250 dipendenti il 56% ha già in essere programmi strutturati di smart working, l’8% lo introdurrà nel giro dei prossimi 12 mesi e il 21% è interessato al tema.
Con l’accordo integrativo siglato lo scorso anno il Gruppo Mondadori si è impegnato nello sviluppo di un progetto di smart working per tutti i dipendenti del contratto Grafici Editoriali, allo scopo di promuovere forme di lavoro che coinciliano la vita privata e la vita professionale.
Oltre 30 colleghi di tutte le aree aziendali, dopo aver ricevuto la formazione necessaria per comprendere implicazioni e cambiamenti di mentalità, ma anche requisiti operativi e in materia di salute e sicurezza, sperimenteranno fino a dicembre 2019 il lavoro agile: potranno cioè lavorare in una sede diversa da quella aziendale da un minimo di 2 a un massimo di 4 giornate al mese in base agli accordi presi con i loro diretti responsabili.
Come dimostrato dalle tante esperienze analoghe in aziende italiane e straniere, i vantaggi attesi sono molteplici e da entrambe le parti: maggiore produttività e performance migliori, crescente senso di responsabilità e soddisfazione, minori costi di trasporto ed emissioni di CO2, migliore equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, minore stress…
Nei video alcuni protagonisti del nostro Smart Team raccontano prime impressioni e aspettative.