Didattica a distanza: secondo un’indagine di Studenti.it l’84% dei ragazzi vive in modo negativo le nuove chiusure
Per gli oltre 30.000 studenti intervistati dopo l’uscita delle nuove restrizioni, da marzo a oggi è cambiato il modo di studiare con le risorse digitali a disposizione
Della scuola in presenza manca soprattutto il rapporto umano
Oggi sono milioni i ragazzi che frequentano le lezioni da casa: ma come stanno vivendo gli studenti le nuove chiusure e il ritorno della didattica a distanza (DAD)? Com’è il loro umore e cosa pensano delle lezioni da casa? Studenti.it lo ha chiesto attraverso un’indagine sul sito, a cui hanno partecipato più di 30.000 studenti delle scuole superiori.
Dalla survey emerge come i ragazzi si sentano “vittime” di un sistema che – nonostante le promesse – non è stato in grado di garantire il ritorno tra i banchi.
Ecco i principali highlights dell’indagine:
NUOVE CHIUSURE: L’84% DEGLI STUDENTI COMINCIA A RISENTIRNE, IL 22% SI DEFINISCE DEPRESSO –
L’84% degli intervistati da Studenti.it ammette di risentire negativamente delle nuove misure: in particolare, di questi, il 20% dei rispondenti dichiara di stare molto male psicologicamente (si definisce addirittura “depresso”), il 30% sta “male” e il 34% ha risposto “così e così”. Solo il 16% degli intervistati vive bene questa situazione perché “la sua vita non è cambiata più di tanto”.
LA DAD? UNA SOLUZIONE TROVATA PER EVITARE L’AFFOLLAMENTO DEI MEZZI PUBBLICI – Gli studenti sentono di fare le spese di una cattiva organizzazione che, nonostante i mesi a disposizione e le promesse fatte, non ha consentito loro di tornare davvero a scuola. Per il 35% la didattica a distanza è solo una trovata per evitare l’affollamento dei mezzi pubblici; il 27% la giudica un modo poco efficace di far proseguire l’insegnamento, mentre per il 25% è una necessità. Solo il 13% dei rispondenti vorrebbe che questa misura proseguisse anche dopo la fine dell’emergenza.
DIDATTICA A DISTANZA: LA PERCEZIONE PEGGIORA – Il 57% degli intervistati ritiene che non ci sia nessun lato positivo nella didattica a distanza. Di questi, il 26% racconta come sia difficile mantenere l’attenzione durante le lezioni, mentre il 9% dichiara che in questa modalità i professori sono più esigenti. Il restante 43% degli studenti salva invece la DAD perché “dà meno ansia delle lezioni in presenza” (21%), “consente di non perdere tempo negli spostamenti” (20%) e trova che sia migliore perché i “prof sono meno esigenti” (2%).
DA MARZO A OGGI È CAMBIATO IL MODO DI STUDIARE – Il 36% degli studenti dichiara di usare di più le risorse digitali. Dall’indagine inoltre emerge che il 25% dei ragazzi ritiene di studiare meno rispetto a prima, per il 20% l’impegno non è cambiato, mentre il 19% dichiara di aver aumentato le ore di studio.
LE RISORSE DIGITALI PIÙ USATE – il 28% usa soprattutto gli appunti trovati in rete, il 17% attinge a video didattici, il 16% alle mappe concettuali e il 4% si avvale dei podcast. Il 35% degli intervistati dichiara di usare tutte queste risorse insieme.
DELLA SCUOLA IN PRESENZA MANCA SOPRATTUTTO IL RAPPORTO UMANO – Il 36% degli studenti dichiara che della didattica in presenza gli manca tutto, il 39% sente soprattutto la mancanza del rapporto umano con professori e compagni e l’11% ha nostalgia della normale routine del periodo pre lockdown. Solo al 14%, invece, non manca nulla.
Studenti.it è il brand del Gruppo Mondadori leader in Italia sul digitale nel mondo education con circa 2,9 milioni di utenti unici al mese (fonte: Audiweb, settembre 2020) e 622 mila utenti sui canali social (fonte: Shareablee e Tik Tok, ottobre 2020). Anche in questo nuovo anno scolastico, Studenti.it è sempre a fianco dei ragazzi, con migliaia di contenuti gratuiti: dalle videolezioni con i consigli per lo studio, alle dirette social di esperti e youtuber e ai podcast “Te lo spiega Studenti”, un nuovo modo di fruire gli appunti online.